AMERICANA COME UN APPLE PIE
Il mio frutto preferito è senza dubbio la Mela. E i miei dolci preferiti sono tutti quelli a base di mele: il ciambellone della mamma, le frittelline che faceva mia suocera, lo strudel, la tarte tatin e così via.
AMERICANA COME UN APPLE PIE
Il mio frutto preferito è senza dubbio la Mela. E i miei dolci preferiti sono tutti quelli a base di mele: il ciambellone della mamma, le frittelline che faceva mia suocera, lo strudel, la tarte tatin e così via.
UNA PROVINCIALE IN CITTA’
Milano – Piazza Duomo – ore 7.45
– Buongiorno, un caffè per favore.
I miei texani, il chiodo di pelle nera e le occhiaie dell’alzataccia stridono spiacevolmente con i gessati e gli ingessati che mi circondano e che hanno già letto tutti i quotidiani, fatto alzare o scendere il PIL e deciso le sorti dell’economia, il tutto tra le prima e la seconda tazza di caffè.
Il ragazzo dietro il banco, molto giovane, molto bruno, dalle basette molto lunghe, sbarbato con molta cura, però, sembra non accorgersene; mi gratifica di un sorriso molto abbagliante e sfodera il suo repertorio:
– Non preferisce un americano? O un marocchino? O un cappuccio tiepido alla nocciola? O un orzo? Anche se non è ancora l’ora della scorzèt… ( la “e” è molto aperta)..
29 Marzo
Alla fine qualcosa si rompe.
E non ne puoi più di niente e di nessuno. Possono passare mesi, anni, addirittura decenni, prima di crollare.
Ma succede.
Agli altri magari in una qualche data simbolica. Capodanno. Il solstizio di inverno. Il pensionamento. Il giorno del compleanno. O coincidere con la menopausa. Con un divorzio. Con il giorno in cui i figli si sposano. O se ne vanno di casa.
A me no.
In un giorno a bischero non ricollegabile ad alcun evento sociale, o familiare, o personale, un venerdì qualunque di un qualunque inizio di primavera, mi sono svegliata e mi sono resa conto che stavo per scoppiare.