LESSON THREE
IL SIGNOR SALVASLIP
Come già un’altra volta, prendo posto sul tapisroulant alla destra del mio filosofo, mentre sua moglie occupa quello di sinistra.
C’è una domanda che mi brucia da quando ho l’uso della ragione.
– Professore. – esordisco, l’impostazione di pendenza e velocità ai minimi per permettermi un’agevole conversazione – Mi sono sempre chiesta, e scusi se approfitto di lei e delle sue conoscenze, ma – e arrivo subito al dunque – per quale congiunzione cosmica, per quale strano caso del destino, per quale misterioso amalgama di cellule, per quale inesplicabile intersezione di atomi, io sono proprio “io” e non, ad esempio, un altro individuo? O, ancora, perché sono nata persona e non altro essere vivente? Un animale, un frutto, un fiore? O, addirittura, che cosa ha cospirato per fare di me proprio un essere vivente e non un oggetto inanimato? Perché sono Francesca e non , che so’, un watusso dell’Africa Nera o Giovanni Spadolini? Perché sono Francesca e non una banana? O un apriscatole?-