In ogni viaggio che ho fatto, all over the world, ho sempre lasciato la visita delle capitali, delle grandi città, delle metropoli, da ultimo e per forza.
In parte perché per me, per conoscere un popolo ed un territorio, è molto più utile battere palmo a palmo le stradine di campagna, andare nei pub, attaccar discorso con i benzinai, passeggiare nei piccoli borghi, e capire così, prima, il contesto in cui si è sviluppata, poi, l’urbanizzazione; ma soprattutto perché, diciamocelo, odio le città, la verità è questa. Lo smog, la gente che corre, il puzzo. Le case, le strade, il traffico, e tutti quei palazzi incombenti che mi hanno sempre dato l’impressione di essere assediata.
Però.
Però, poi, c’è Lisbona.