CANDIDAMENTE
Nei primissimi anni’80, a cavallo della maggiore eta’, anche io, come tutte le mie amiche, avevo un idolo per cui sognare. Ma il mio non si chiamava John Travolta, o Miguel Bose’, e neppure Antonio Cabrini. Non era un attore, ne’ un cantante, o un calciatore. E non era neppure un bel ragazzo. Anzi, sicuramente non era un ragazzo, ma se fosse bello non lo so, perché di lui non credo di aver mai visto una foto; nella mia cameretta non attaccavo suoi poster, ma ritagli di giornale.
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Infatti, era un giornalista
Si chiamava Cannavo’.
Candido, Cannavo’.